Sicilia Anno Uno


domenica 22 marzo 2009

Rossella Accardo mamma di Marco e di Stefano chiede udienza al PAPA


IL SORRISO DI dio
Caricato da isolapulita Sorayaluna72



Arch.Rossella Accardo



Studio tecnico di progettazione



Via Quattro Aprile, 7 - 90133 Palermo



Tefax 0918430287 Email : arte.edarchitettura@libero.it



Sommo Pontefice Papa Benedetto XV

c.a. Monsignor Gabriele Caccia


Segreteria di Stato


CITTA’ DEL VATICANO



Rif. Ns/ missiva inviata nel mese di Gennaio 2009 e Vs/ risposta del 24 Gennaio 2009.


OGGETTO: Scomparsa Stefano ed Antonio Maiorana , avvenuta il 3 Agosto 2007 ad Isola delle Femmine in provincia di Palermo(Sicilia).


Con riferimento alla voce in oggetto, torno a sollecitare il Santo Padre in ordine a quanto precedentemente chiestoGli.



Sono la madre di Stefano Maiorana scomparso con mio Marito Antonio in circostanze alquanto misteriose; nell’immediato si parlò di “lupara bianca”, ma io non ho voluto mai credere che fosse accaduto il peggio ed ho mosso una serie di manifestazioni in ambito regionale, grazie anche al ruolo che mi hanno riconosciuto i Familiari e gli Amici di altre persone scomparse in Sicilia, intestandomi la Presidenza regionale dell’Associazione Onlus Penelope nata - anni fa - per denunciare il fenomeno degli scomparsi in Italia.



Nel mese di maggio del 2008, taluni calabresi riferirono di aver visto mio Figlio Stefano in una discoteca a Barcellona .



Questa verità ha indotto gli inquirenti, che seguono le indagini, a portarsi sui luoghi dell’avvistamento ed interrogare altri operatori facenti capo alla discoteca suddetta; più buttafuori riferiranno di aver riconosciuto mio marito fra i clienti del loro locale.



La notizia fu resa pubblica il 3 Novembre 2008.



Si riaccese, in me e mio Figlio minore Marco, la speranza di riabbracciare l’altro mio Figlio e mio Marito.



Avvicinatosi il Santo Natale, i nostri cuori erano gonfi di Amore e di pensieri positivi…entrambi sentivamo che il nostro calvario… l’attesa infinita della Verità, avessero i minuti contati.



Trascorso il Natale, trascorso il Capodanno, si avvicinava il giorno della Befana e non accadeva niente nuovo.



Lo stato d’animo di mio Figlio Marco dopo il giorno 25 Dicembre 2008 sembrò avviarsi verso un precipizio…: lamentava mal di testa, inappetenza, mancanza di sonno.



Per quanto lo colmassi di attenzioni - unitamente ai Suoi Amici sempre molto presenti - il giorno 6 Gennaio c.a. mi chiese si accompagnarlo in via Arimondi a Palermo,



dove i Nonni paterni lo aspettavano presso un appartamento posto al 7° piano di un immobile condominiale. Saranno state circa le h. 17.30, quaranta minuti dopo mio Figlio giaceva inanime sulla terrazza sottostante dopo aver fatto un volo di oltre 25 metri.



Mille e più perché si sono sommati allo strazio più devastante…l’impotenza di tornare indietro per cambiare il corso della storia, la constatazione di quanto male fa e può fare la scomparsa di un proprio caro e l’angoscia che ne consegue quando la speranza si dissolve nel silenzio perpetrato per mesi e mesi…



In qualità di Presidente dell’Associazione Penelope Regione Sicilia, laddove dal 1974 ad oggi si registrano nel nostro territorio ben 1800 denunce di persone scomparse (in Italia 23.000), mi fa dovere chiedere al Santo Padre di concedermi un’udienza, al fine di concertare un momento di attenzione sul fenomeno suddetto e valutare l’opportunità di lanciare un appello a tutti coloro che scompaiono per scelta, con la preghiera di appalesarsi alle loro Famiglie per sottrarle all’angoscia più indescrivibile che si possa conoscere: non sapere che cosa possa essere accaduto ad un proprio caro.



Confido fortemente che Voi - quali rappresentanti del mondo cristiano - non lascerete inascoltata questa supplica, poiché è finalizzata a salvaguardare la Vita di altri Familiari affinchè, nell’immenso dolore della prova, non si sentano soli come purtroppo ha sentito d’essere mio Figlio Marco.



Non posso permettere che il prezzo altissimo pagato da mio Figlio non sia di monito per salvare altre vite.



Personalmente sarò a Roma il giorno 7 Maggio prossimo; sarei oltremodo lieta se il Santo Padre potesse darmi udienza il giorno 8 Maggio c.a. in un orario a Lui più consono.



Con Fede Cristiana e devozione alla Santissima Vergine Maria



Arch.Rossella Accardo



Pres.Reg.Sicilia Ass.Onlus Penelope



Palermo 22 Marzo 2009



Studio Tecnico “Arte ed Architettura” Via Quattro Aprile, 7 - 90133 Palermo Telefax 0918430287 - 3925757054





sabato 7 marzo 2009

Quando sarò capace di AMARE

ISOLA DELLE FEMMINE CITTA' DELLA DONNA
http://isoladellefemminecittadelladonna.blogspot.com/2009/03/isola-delle-femmine-citta-della-donna.html



Quando sarò capace di Amare. E' l'ultima apparizione del Grande Signor G ed è un condensato di emozioni, brividi, lacrime, nostalgia e Amore.
Grazie, Indimenticabile Giorgio...


UN DIFETTO NELLA DONNA

Quando Dio creò la donna era già al suo sesto giorno di. lavoro facendo pure gli straordinari.

Apparve un angelo e gli chiese:
”Come mai ci metti tanto con questa?”

E il Signore rispose:
“Hai visto il mio Progetto per lei?”


Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti muovibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente, avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato ad un cuore spezzato e lo farà tutto con solamente due mani.”


L’angelo si meravigliò dei requisiti.

“Solamente due mani….Impossibile!

E questo è solamente il modello base?

E’ troppo lavoro per un giorno….Aspetta fino a domani per terminarla.”


“No lo farò!” protestò il signore.
“Sono tanto vicino a terminare questa creazione che ci sto mettendo tutto il mio cuore…

Ella si cura da sola quando è ammalata e può lavorare 18 ore al giorno.”


L’angelo si avvicinò di più e toccò la donna.

“Però l’hai fatta così delicata, Signore”

“E’ delicata, ribatté Dio, però l’ho fatta anche robusta. Non Hai idea di quello che è capace di sopportare o ottenere”

“Sarà capace di pensare?” chiese l’angelo.

Dio rispose:

“Non solo sarà capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare”

L’angelo allora notò qualcosa e allungando la mano toccò la guancia della donna…

“Signore, pare che questo modello abbia una perdita…”

“Ti avevo detto che stavo cercando di mettere in lei moltissime cose…
non c’è nessuna perdita… è una lacrima”
lo corresse il Signore.

A che cosa serve una lacrima?” chiese l’angelo.

E Dio disse:

“Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disinganno, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza, e il suo orgoglio.”


Ciò impressionò molto l’angelo
“Sei in genio, Signore, hai pensato a tutto. La donna è veramente meravigliosa”


Lo è!

Le donne hanno delle energie che meravigliano gli uomini.
Affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia.
Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose.



Lottano per ciò in cui credono.
Si ribellano all’ingiustizia.
Non accettano un “no” per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore.
Si privano per mantenere in piedi la famiglia.
Vanno dal medico con un’amica timorosa.
Amano incondizionatamente.



Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici.
Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o un matrimonio.


Il loro cuore si spezza quando muore un’ amica.
Soffrono per la perdita di una persona cara.
Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie.
Sanno che un bacio e un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato.


Non ci sono dubbi però… nella donna c’è un difetto:


Ed è che si dimentica quanto vale.


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com

giovedì 5 marzo 2009

MARCIA PER MARCO MAIORANA






MARCIA PER MARCO MAIORANA


Sono la mamma di Marco e Stefano Maiorana.


Ciò che mi è accaduto...che mi sta accadendo ha dell'incredibile!... sono stata letteralmente polverizzata.


Quell'alito di Vita che è in ognuno di noi e che Dio infonde nei nostri cuori, mi sta poco per volta ricomponendo...anche se c'è una ferita in me che sanguinerà finchè sarò fra gli uomini.


Nel ringraziarVi per gli attestati di solidarietà cristiana, mi preme informarVi che il giorno 6 Marzo prossimo una ns Amica - legata a mio Figlio da profondo affetto - ha voluto dedicare a Marco una marcia:

si partirà alle h17.30 dal Teatro Massimo;

ognuno porterà una candela ed una margherita bianca da depositare in via Arimondi...lì dove Marco ha lasciato il Suo corpo fisico per liberare il Suo Spirito puro. OGGI NEL PARADISO DEGLI ANGELI...come dice padre Matteo La Grua, oggi ponte fra la Terra ed il Cielo... come personalmente sento attimo per attimo.


Marco vive con me ed è diventato la mia marcia in più...faremo grandi cose insieme!


Come anticipatoVi istituirò una Fondazione dedicata a mio Figlio, ed in occasione di quest'evento chiediamo la partecipazione di studenti liceali affinchè da questo momento di riflessione possano elaborare delle poesie, dei racconti, dei disegni.

I migliori -vagliati d aun'apposita giuria - saranno premiati con una settimana di campus-estivo da trascorrere insieme a Studenti Europei ed Africani in una località nel cuore della nostra Sicilia.

La marcia è finalizzata anche a chiedere la Verità rispetto a troppe cose oscure nella nostra vicenda familiare.


La Verità deve avere il sopravvento sull'omertà e confido fortemente che chi sa, si liberi quanto prima dal peso schiacciante che custodisce e che mi aiuti concretamente a trovare mio Figlio Stefano e suo Padre.

La ringrazio ulteriormente e le auguro tutto il beme del mondo.

La mamma di Marco e Stefano Maiorana



Rossella Accardo Scrive Al Prefetto Rino Monaco



Egr. Prefetto Rino Monaco,

sono certa che avrà saputo dai massmedia il tristissimo risvolto che ha avuto la mia storia personale:

la scomparsa di mio figlio Stefano e del padre Antonio ha prodotto un lutto nella mia esistenza di proporzioni così dilanianti da non trovare neanche i termini per descriverlo.

Faccio riferimento al disegno di legge presentato qualche anno fa, che verte a confermare sostegno psicologico, economico e legale alle Famiglie delle persone scomparse...è più che ovvio comprendere che nei mesi in cui abbiamo cercato mio figlio Stefano e suo padre, nessuna istituzione si è fatta carico di constatare se io e mio Figlio Marco necessitavamo concretamente di qualcosa... oltre le indagini che facevano il loro corso!

Ho cercato con tutte le mie forze di tenere alta l'attenzione sul caso che mi riguarda ( manifestazioni, articoli giornalistici, appelli televisivi, fiaccolate...) tutto da sola! Marco mi seguiva con lo scetticismo di chi non riesce a credere nei miracoli.

Nessuno ci ha chiesto come stessimo, se avessimo di che mangiare, di che vestirci e sopratutto nessuno ha capito quanto fosse straziante convivere con il dubbio:

Avremmo riabbracciato Stefano?...Antonio?

Ho continuato a lavorare per garantire la sopravvivenza dignitosa, pagare l'avvocato, affontare i costi delle varie ed innumerevoli iniziative portate avanti...Nei confronti giornalieri con Marco, rispetto a cosa potesse essere accaduto, solo le nostre menti ed i nostri cuori ai quale si associavano gli Amici più cari, i ragazzi di Chi l'ha visto?, i soci di Penelope...

LO STATO DOV'ERA?

Se c'è da pagare la tassa per "la raccolta dei rifiuti" ci viene a cercare fino in capo al mondo e sa trovarti! Eccome se ci trova! Se siamo noi ad avere bisogno, fortemente bisogno dello STATO...non sappiamo dove trovarlo!

Solo primedonne che gareggiano per gestire potere e clientelismo!

Solo "vertici" che dall'alto del loro trono ci guardano con commiserazione, simulando un apparente interesse, scontrandosi su pareri e posizioni da prendere rispetto all'una o all'altra esigenza di noi poveri comuni mortali!

Il nostro dolore non è di serie "B"! le nostre angosce, le nostre aspettative, il nostro diritto ad una vita dignitosa...meritano tutta l'ATTENZIONE di un sistema che ancora oggi si muove con logiche discriminanti: figli e figliastri!

Potrei prolungarmi all'infinito...la mia ferita gronda sangue e sarà così finchè sarò su questa terra!

Vorrei contezza che, per il ruolo assegnatoLe, possa trovare spunti dai quali muovere azioni concrete affinchè la

STORIA DI MARCO

rimanga un fatto UNICO! ...e non accada mai più che l'abbandono possa produrre epiloghi così nefasti, all'interno di una nazione che racconta millenni e millenni di storia!

Resto in attesa di un cortese riscontro Saluti

La Mamma di Marco e Stefano Maiorana



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