Sicilia Anno Uno


lunedì 5 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE "EDEN PROJET"








Sicilia anno UNO



Vi aspetta il 3 e 4 ottobre in Piazza Unità d'Italia all'iinterno della fiera antiquaria per accogliere donazioni finalizzate alla realizzazione di "EDEN PROJET".


Progetto autosostenibile che accoglierà ragazze madri... e tutti coloro che non hanno casa nè cibo.


Marco Maiorana socio da vecchia data ha già donato Euro 2.350 del suo libretto postale, Antonella ha donato oggetti in oro a Lei cari, Enrica una macchina da scrivere d'epoca, Agostino un impianto fotovoltaico che produce 3 kw di energia elettrica.


Facciamo della nostra dimora di Casteldaccia uno dei primi petali delle tante margherite che sorgeranno sull'immensa nostra madre terra.


Rossella Accardo






ROSSELLA ACCARDO MADRE DI STEFANO MAIORANA LANCIA UN APPELLO:
Caricato da isolapulita. - I nuovi video di oggi.









ROSSELA ACCARDO MADRE DI STEFANO MAIORANA LANCIA UN APPELLO: “Chi sa parli”




“Se c’é qualcuno che ha altre informazioni le dica subito per fare luce su questa storia fitta di misteri”. L’appello è stato lanciato da Rossella Accardo dopo che due giorni fa Massimo Ciancimino aveva dichiarato di conoscere Antonio e Stafano Maiorana in quanto in affari con il costruttore Alamia, molto vicino al padre di Massimo, Vito Ciancimino, il sindaco del “sacco” di Palermo.


Rossella Accardo è la ex moglie dell’imprenditore Antonio Maiorana e la madre di Stefano, gli imprednitori di cui non si hanno più notizie dal 3 agosto 2007. “Il sei gennaio scorso – ha aggiunto la donna – l’altro mio figlio Marco, attanagliato dall’angoscia del non sapere cosa sia accaduto al padre e al fratello si è suicidato, ucciso dal silenzio di chi sa e non parla. Domani e dopodomani sarò a in piazza Unità d’Italia a Palermo e spero che qualcuno venga a darmi notizie, speriamo che accada qualcosa”.






Ciancimino jr sull'omicidio Parisi: "Ucciso perché non si piegava".

E la Procura riapre il fascicolo

30 settembre 2009 ore 09:57


Fu ucciso perché non si piegava a compromessi. E' questa la chiave di lettura che Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco condannato per mafia, Vito, fa del delitto di Roberto Parisi. L'imprenditore fu assassinato il 23 febbraio 1985 a Palermo insieme al suo autista Giuseppe Mangano. La vittima era il titolare dell'Icem, la società che aveva in appalto la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica.


Dopo le affermazioni di Massimo Ciancimino imputato di reato connesso, verrà disposta dalla procura, scrive il Giornale di Sicilia, la riapertura del fascicolo. Per l'omicidio di Parisi dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Eamanuele Di Filippo, furono condannati altri boss all'ergastolo.



Secondo il figlio del sindaco del 'sacco edilizio' i mandanti esterni sarebbero vivi e legati al mondo imprenditoriale. Ciancimino junior ha anche parlato della scomparsa, avvenuta ad agosto 2007, dell'imprenditore Antonio Maiorana e del figlio Stefano. Ha detto di conoscerlo, come riporta il quotidiano palermitano, perché: "lavorava con il costruttore Alamia molto vicino a mio padre".






Ciancimino jr riapre un altro caso
Massimo Ciancimino dice la sua sull'omicidio dell'imprenditore palermitano Roberto Parisi



Il figlio di don Vito Ciancimino, il defunto ex sindaco di Palermo condannato per mafia, ha "riaperto" un altro caso che già aveva fatto la sua storia giungendo a sentenza. E' il caso dell'omicidio, il 23 febbraio 1985, dell'imprenditore palermitano Roberto Parisi, titolare dell’Icem - società che aveva in appalto la manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica -, ucciso col suo autista Giuseppe Mangano "perché non si piegava a compromessi". Questa la chiave di lettura che dà Massimo Ciancimino dell'asassinio.

Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, dopo le affermazioni di Ciancimino jr (imputato di reato connesso), verrà disposta dalla procura la riapertura del fascicolo. Per l'omicidio di Parisi dopo le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Emanuele Di Filippo, furono condannati altri boss all'ergastolo. Secondo il figlio del sindaco del 'sacco edilizio' i mandanti esterni sarebbero vivi e legati al mondo imprenditoriale. Massimo Ciancimino ha parlato anche della scomparsa, avvenuta ad agosto 2007, dell'imprenditore Antonio Maiorana e del figlio Stefano. Ha detto di conoscerlo, come riporta il quotidiano palermitano, perché: "lavorava con il costruttore Alamia molto vicino a mio padre".

[Informazioni tratte da Ansa.it, LiveSicilia.it]




L'AFFAIR DELLA CALLIOPE Ex Amministratori beneficiari di appartamenti?










Cronaca vera 21 gennaio 2009














I pm Gaetano Paci e Francesco Del Bene, che coordinano le indagini, avevano fatto risalire la scomparsa dei Maiorana a contrasti sorti sul cantiere di Isola delle Femmine in cui stavano realizzando 50 villette a schiera, insieme ad altre due ditte. La Calliope s,r,l, e Sa.ba s.r.l.

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http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2008/12/blog-post_12.html