Sicilia Anno Uno


giovedì 5 marzo 2009

Rossella Accardo Scrive Al Prefetto Rino Monaco



Egr. Prefetto Rino Monaco,

sono certa che avrà saputo dai massmedia il tristissimo risvolto che ha avuto la mia storia personale:

la scomparsa di mio figlio Stefano e del padre Antonio ha prodotto un lutto nella mia esistenza di proporzioni così dilanianti da non trovare neanche i termini per descriverlo.

Faccio riferimento al disegno di legge presentato qualche anno fa, che verte a confermare sostegno psicologico, economico e legale alle Famiglie delle persone scomparse...è più che ovvio comprendere che nei mesi in cui abbiamo cercato mio figlio Stefano e suo padre, nessuna istituzione si è fatta carico di constatare se io e mio Figlio Marco necessitavamo concretamente di qualcosa... oltre le indagini che facevano il loro corso!

Ho cercato con tutte le mie forze di tenere alta l'attenzione sul caso che mi riguarda ( manifestazioni, articoli giornalistici, appelli televisivi, fiaccolate...) tutto da sola! Marco mi seguiva con lo scetticismo di chi non riesce a credere nei miracoli.

Nessuno ci ha chiesto come stessimo, se avessimo di che mangiare, di che vestirci e sopratutto nessuno ha capito quanto fosse straziante convivere con il dubbio:

Avremmo riabbracciato Stefano?...Antonio?

Ho continuato a lavorare per garantire la sopravvivenza dignitosa, pagare l'avvocato, affontare i costi delle varie ed innumerevoli iniziative portate avanti...Nei confronti giornalieri con Marco, rispetto a cosa potesse essere accaduto, solo le nostre menti ed i nostri cuori ai quale si associavano gli Amici più cari, i ragazzi di Chi l'ha visto?, i soci di Penelope...

LO STATO DOV'ERA?

Se c'è da pagare la tassa per "la raccolta dei rifiuti" ci viene a cercare fino in capo al mondo e sa trovarti! Eccome se ci trova! Se siamo noi ad avere bisogno, fortemente bisogno dello STATO...non sappiamo dove trovarlo!

Solo primedonne che gareggiano per gestire potere e clientelismo!

Solo "vertici" che dall'alto del loro trono ci guardano con commiserazione, simulando un apparente interesse, scontrandosi su pareri e posizioni da prendere rispetto all'una o all'altra esigenza di noi poveri comuni mortali!

Il nostro dolore non è di serie "B"! le nostre angosce, le nostre aspettative, il nostro diritto ad una vita dignitosa...meritano tutta l'ATTENZIONE di un sistema che ancora oggi si muove con logiche discriminanti: figli e figliastri!

Potrei prolungarmi all'infinito...la mia ferita gronda sangue e sarà così finchè sarò su questa terra!

Vorrei contezza che, per il ruolo assegnatoLe, possa trovare spunti dai quali muovere azioni concrete affinchè la

STORIA DI MARCO

rimanga un fatto UNICO! ...e non accada mai più che l'abbandono possa produrre epiloghi così nefasti, all'interno di una nazione che racconta millenni e millenni di storia!

Resto in attesa di un cortese riscontro Saluti

La Mamma di Marco e Stefano Maiorana



http://www.isolapulita.it/

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