Sicilia Anno Uno


giovedì 3 novembre 2011

"PROGETTO SICILIA... regione d'EUROPA"

Dedicato alle Generazioni future:



"PROGETTO SICILIA... regione d'EUROPA"





...cos'è? … cosa ci prefiggiamo?...






Siamo dei Genitori, Aldo, Rossella, Mario, Rosalba... Uno di Voi, Gente comune...




IN SINTESI, NOI STIAMO COSTRUENDO L'ALTERNATIVA ALL'ATTUALE SISTEMA.


Raccoglieremo TUTTO IL DISSENSO e, se è vero che il 57% degli aventi diritto al voto SI E' ASTENUTO DAL VOTARE in occasione delle ultime elezioni...NOI POTREMMO DIVENTARE IL PARTITO DI MAGGIORANZA!


Ovvero, gli ASTENZIONISTI faremo la differenza!


Ne destra, ne sinistra, ne centro : SOLO CAMBIAMENTO RADICALE!



Il Programma (in fase di stesura) verte all’AUTOSOSTENIBILITà TERRITORIALE.


Non c’è Futuro se non impariamo a “bastare a noi stessi”, sia in termini individuali che collettivi.


OGNI PICCOLA REALTà va sommata alle altre che, nel rispetto delle precipue vocazoni del territorio e delle risorse umane che in esso insistono, PRODURRà ECCELLENZA…ovvero il D.O.C. di SICILIA!


LA SICILIA DIVENTA LABORATORIO SPERIMENTALE PER AFFERMARE UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO.IL NOSTRO IMPEGNO DEVE ESSERE L’ORGOGLIO DELLE CELLULE SANE DI QUEL TESSUTO CONNETTIVO UMANO CHE, IN EVOLUZIONE SINERGICA, ACCELLERERANNO L’INVERSIONE


Noi lo definiamo: GIRA LA RUOTAAA…RIEVOLUZIONE!


“PROGETTO PALERMO…città d’EUROPA”



PER UNA PALERMO SOSTENIBILE che educa al valore del BENE COMUNE E DELLA SOLIDARIETA’ FRA GLI UOMINI…


…la Nostra casa non finisce sulla soglia...




Il privilegio di vivere a Palermo – città che vanta il più grande centro storico d’Europa - non può lasciarci indifferenti rispetto al degrado che ai vari livelli interessa la Nostra città, nonché capoluogo della Regione Siciliana.



Analizzando i vari quartieri, rileviamo diversa qualità DELLA VITA tra le zone del centro, quelle che vengono definite di nuova edificazione, quelle rionali, quelle periferiche, quelle popolari…



Nel 2011 è accettabile che una città possa negare servizi primari? L’efficienza deve essere legata al target abitativo che vive quella determinata zona o il DIRITTO DEL CITTADINO è valore a prescindere dalle aree in cui si connota la città stessa? L’amministrazione di una città deve garantire dignità alle persone umane classificandole di serie “A”, “B”… o deve assicurare a tutti gli abitanti ciò che una società civile merita di esprimere nel rapporto diritto/dovere?



La gestione centralista, che a tutt’oggi vige, non ha saputo garantire questi equilibri. Tutti paghiamo le tasse (facciamo il nostro dovere)…non tutti beneficiamo, con pari dignità, degli stessi servizi (nostri diritti).



Pensare ad un decentramento gestionale del territorio, significa affrontare capillarmente ciò che interessa.



L’una o l’altra realtà nel rispetto delle esigenze che quell’ambito territoriale esprime.



La Nostra città è suddivisa in N°8 CIRCOSCRIZIONI AMMINISTRATIVE, ma di fatto i responsabili scelti dai cittadini non hanno saputo interagire con l’Amministrazione comunale per pianificare l’ottimizzazione dei servizi che i cittadini devono beneficiare : non si spiegherebbe altrimenti perché in via Libertà si fruisce - quale verde pubblico - la villa a noi nota detta Giardino Inglese ed nel quartiere popolare a noi noto con il nome di ZEN non esiste una villa alla stregua!



Quante discrepanze potremmo elencare in tal senso…eppure SIAMO TUTTI PALERMITANI!



Una proposta che vorremmo promuovere, al fine di riequilibrare la spesa pubblica è la RIFISCALIZZAZIONE, ovvero far sì che i cittadini –ancor prima che pagare le tasse al sistema centrale – paghino, nel rispetto di aliquote elaborate con programmi informatici, direttamente alla gestione del quartiere/circoscrizione e beneficino in tempo reale dei servizi che il quartiere stesso necessita.



Dalla manutenzione stradale, al verde pubblico… dagl’impianti d’illuminazione pubblica, alla raccolta differenziata… tutti i servizi di primissima fruizione sarebbero restituiti al territorio in tempi brevissimi.



Tutto ciò consentirebbe anche il creare attività LAVORATIVE in quanto ( a fronte di una banca dati quale vero ufficio di collocamento atto a censire la popolazione disoccupata nel quartiere oggetto dell’analisi) l’aggregazione di più figure specializzate in termini di Cooperative giovanili e non solo- per esempio - - darebbe corpo a delle squadre che verrebbero destinate a fornire servizi nel loro stesso quartiere d’appartenenza. La razionalizzazione e l’ottimizzazione come sovraesposto, comporterebbe anche un risparmio negli spostamenti degli operatori, riducendo in qualche misura anche il traffico e l’inquinamento. Analizzando altre voci, ove fosse possibile, anche gli operatori scolastici, sportivi, etc…dovrebbero essere ricercati – innanzitutto – all’interno delle nuove OASI AUTOSOSTENIBILI, mai più ghetti.



Infatti, i quartieri più ricchi - tassandosi con aliquote maggiori al fine di sostenere i quartieri meno abbienti - consentirebbero che la città offra indifferentemente a tutti i cittadini pari qualità residenziale.



Investire sulle fonti rinnovabili sarà altresì una condizione indispensabile per rendere sempre più autosostenibile il territorio in termini di energia elettrica autoprodotta con impianti fotovoltaici posti sui tetti degli edifici pubblici (scuole, palestre, biblioteche, …), all’interno delle aree a verde (pensati quali sculture dinamiche o coperture di gazebo), parcheggi coperti, sulle pensiline in prossimità delle fermate autobus e sicuramente nei singoli pali per l’illuminazione stradale.



Ciò premesso, a seguire le ulteriori proposte:




ABBATTIMENTO DEI COSTI DELLA POLITICA



La NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE, necessiterà di una macchina burocratica più snella in quanto connettendo l’operato delle singole OASI AUTOSOSTENIBILI, costituirà un ENTE SUPERVISORE e dovrà sovrintendere alle municipalizzate (AMAP, AMAT, AMG…) accentrando in un unico consiglio di amministrazione la gestione delle stesse.



Va proprio cambiata la cultura della politica come mestiere, a favore della CULTURA DELLA POLITICA COME SERVIZIO.




Il costo dell’attuale macchina amministrativa deve essere abbattuto almeno del 70% in termini di oneri per il cittadino, il quale avrà un ruolo partecipativo maggiore nel decentramento gestionale.



Infatti i Nostri rappresentanti del Futuro, all’interno delle OASI AUTOSOSTENIBILI beneficeranno di un gettone di presenza e del semplice rimborso/spese documentate.



Una voce da abolire è quella del “consulente” in quanto, a monte, i ruoli devono essere assegnati - in funzione di ciò in cui realmente si è competenti- agli impiegati comunali stessi.



Inoltre, le strutture destinate a luoghi per DISCUTERE LA COSA PUBBLICA vivranno di utilizzi diversi al fine d’introitare ulteriori contributi alla manutenzione e fruizione degli stessi da parte degli organi amministrativi. Troppo spesso notiamo macroscopiche strutture che dalle h 14:00 in poi diventano luoghi inutilizzati.



CENTRO STORICO:




Come detto in premessa, il Nostro Centro Storico è il più grande d’Europa.E’ un vero Museo vivente per la presenza di innumerevoli edifici storico/monumentali. Ciò impone che la salvaguardia dello stesso trovi nell’INDUSTRIA TURISMO la massima espressione di autofinanziamento, ovvero accogliere visitatori nei 12 mesi dell’anno DEVE diventare il Nostro obbiettivo primo.



Fra le varie iniziative, pensiamo di pedonalizzare la viabilità a favore di convenzioni con taxi ed all’incentivazione di mezzi pubblici tutti rigorosamente a trazione elettrica (riproponendo il bigliettaio sull’autobus quale sostegno ai passeggeri in senso lato) che nell’arco della giornata assicureranno gli spostamenti.



Più spazio agli “gnuri” che con le loro carrozze consentiranno l’echeggiare degli zoccoli sul selciato. Un abbonamento giornaliero, settimanale, mensile o annuale (a seconda delle personali esigenze)consentirà la fruizione di biciclette poste nelle apposite rastrelliere. I residenti beneficeranno di parcheggi pensati all’interno di edifici (catoi multipli) che non hanno valore storico-monumentale e che svuotati delle fatiscenti strutture, vanno ad accogliere dei veri e propri parcheggi multipiano al fine di far apprezzare ai Nostri turisti la bellezza della PASSEGGIATA TRA LE VECCHIE MURA senza essere impediti fisicamente dalle innumerevoli auto che stazionano lungo le vie o sugli esigui marciapiedi.



I mercati storici dovrebbero tornare a vivere di mille colori e costituire, insieme alle vie recuperate per la vendita dell’artigianato locale (per es.ridare valore alla via Calerai, via Seggettieri…etc) un’irresistibile affascinazione per il turista ed un ottimo momento commerciale per i Nostri artigiani..



Le piazze vivranno di iniziative a tema, calanderizzate quali appuntamenti in città per animare ed intrattenere piacevolmente i Nostri ospiti.



L’albergo sparso è l’ulteriore momento di accoglienza che va riservato ai Nostri ospiti più stanziali.



I QUARTIERI “ALTI”




LE PERIFERIE



La Nostra città è caratterizzata da una litoranietà che dovrebbe restituire balneazione, in termine di spazi attrezzati per godere del Nostro splendido mare. Accoglienza diversificata, dagli alberghi ai B&B, potrebbe restituire posti di lavoro negati ai Nostri giovani. A tutt’oggi, con riferimento al porto, sia che ci si muova nella direzione Romagnolo che Arenella, si rilevano significative carenze riferite alla negata bonifica ed alla viabilità. Concitata che necessita di una migliore pianificazione del piano traffico.



EDIFICAZIONE E LINEE GUIDA PER FARE identità E NON ALVEARI.



Nel terzo millennio è improponibile continuare a progettare quartieri popolari; non può esserci crescita senza confronto. La bonifica del territorio DEVE ANDARE DI PARI PASSO con la bonifica del tessuto sociale. La Nostra città racconta di troppi edifici abbandonati, cattedrali nel deserto che meritano una giusta riconversione a nuova utilizzo/destinazione. Se una buona progettazione degli stessi, può restituire volume abitativo che accoglie famiglie meno agiate ma con la PIENA dignità DELL’ESSERE…perché pensare a cementificare ulteriormente un territorio troppo penalizzato dalla speculazione selvaggia?



Laddove si registrasse un’impennata nella crescita demografica, la scelta edificatoria va ponderata e proposta nel massimo rispetto dell’impatto ambientale preferendo la città-giardino alle strutture verticali.



LA CITTA’ ED I PARCHEGGI



La città non può essere un parcheggio a cielo aperto per consentire alle amministrazioni comunali di “inventare” posti di lavoro, umiliando giovani disoccupati e relegandoli a ruolo di posteggiatori legalizzati.



Nel rispetto delle presenze sul territorio vanno rivisitati gli standars urbanistici e, laddove non si reperissero aree da destinare a parcheggio, gli stessi ASSI VIARI possono diventare il parcheggio pubblico a quota – m 3,00 – equamente distribuito in città – che ottempera altresì alla gestione/manutenzione della grande RETE IMPIANTI, dalla rete di adduzione idrica, alla rete fognaria…dalla rete telefonica, alla rete elettrica…



PIANO URBANO TRAFFICO e SERVIZI



Gli spostamenti in città devono essere affidati sopratutto ai mezzi pubblici. Proponiamo delle linee per gli spostamenti all’interno delle OASI AUTOSOSTENIBILI (bus-navetta riconoscibili dal colore giallo per es.)al fine di ridurre i tracciati di percorribilità e conseguentemente i tempi di attesa per fruire del servizio. Infatti, la frequenza delle corse deve essere contenuta in tempi brevi al fine di sollecitare l’uso del servizio pubblico per tutti i cittadini. I mezzi destinati agli spostamenti da un “capolinea” all’altro fra OASI avrebbero assegnati dei percorsi più celeri all’interno di un tracciato riconducibile ad un “anello” che abbracci l‘intero centro urbano. Per rendere più efficace il servizio (anche in termini di supporto alle esigenze di passeggeri diversamente abili)contempliamo il ripristino del bigliettaio/assistente a bordo il quale avrà anche l’onere di evitare l’affollamento dei mezzi accogliendo solo fino ad occupare i posti a sedere.



Relativamente al traffico automobilistico, vanno rivisti tutti i sensi di marcia nel rispetto di un’alternanza che diviene dagli incroci più significativi, il tutto sulla base di una maggiore presenza di semafori (pensati con pannello fotovoltaico che li rende posizionabili in maniera celere ed efficace) che rallentino le smodate corse in città.



Valuteremo positivamente, anche delle navette del mare che consentano collegamenti veloci dal territorio di Mondello a quello di Romagnolo, Acqua dei Corsari…un anello ideale che fungendo da chiusura all’attuale circonvallazione, consentirebbe ai Turisti – soprattutto - di migliorare gli spostamenti. .



ACQUE REFLUE E LORO CANALIZZAZIONE: BASTA ALLA CITTA’ ALLAGATA!




La Sicilia ha imparato, a proprie spese, quali danni può produrre una pioggia violenta (nubifragi sempre più frequenti che denunciano scompensi climatici e che degenerano in alluvioni disastrose)e quali prezzi deve pagare il cittadino laddove, peraltro, non c’è nessuna attività di prevenzione.



Riallacciandoci alla voce precedente (a quota – m 3,00…grande RETE IMPIANTI)è di facile comprensione quanto una nuova canalizzazione delle acque piovane confluirebbe tutta l’acqua in esubero, evitando i vari “laghetti” (i sottopassi ne sono una testimonianza vissuta)che paralizzano la città in occasione di eccessive precipitazioni meteoriche.



RIFIUTI E RICICLAGGIO




“Nulla si crea, nulla si distrugge…ma TUTTO SI TRASFORMA”- Vedi la Nostra proposta nel blog: http://siciliaannouno.blogspot.com



Pensiamo anche a più mercatini “tipo porta portese” al fine di educare il cittadino alla cultura del riciclaggio come valore d’introito economico.



VERDE PUBBLICO: ADOTTA UN’ALBERO.



Il rapporto con la Natura, con tutto ciò che la Madre Terra produce è vitale al fine di ricondurre ognuno di Noi all’ancestrale armonico equilibrio che l’uomo di oggi ha perso in quanto stritolato dai ritmi frenetici che l’attuale sistema, tecnologicamente in crescita, impone quale unica via percorribile.



La città per l’UOMO, DEVE ESSERE A DIMENSIONE D’UOMO. Gli edifici condominiali, privi di spazi esterni da vivere, hanno azzerato il rapporto tra UOMO E NATURA; le aree condominiali riservate all’uso “gioco bambini” sono mere aree deserte, terrazze di copertura riciclate ad un utilizzo di spazio destinato al gioco, allo sport…per i Nostri Figli. I giardini pubblici (i giardinetti di una volta) troppo spesso sono malfrequantati da giovani che si anfrattano per consumare la loro dose giornaliera di droga! I CITTADINI DEVONO RIAPPROPRIARSI DEL VERDE PUBBLICO, devono sentire proprio quella grande o piccola villetta che trovasi sotto casa, dietro l’angolo… Nel quartiere, comunque, SI DEVE RIACCOGLIERE quel negato rapporto UOMO/NATURA, destinando anche – per es. - alcune aree alla coltivazione di ortaggi.



IL POLIZIOTTO DI QUARTIERE PER LA SICUREZZA E L’ORDINE



La sicurezza nel territorio è tra le priorità che vorremo affermare.Una o più figure professionali, devono assicurare al bambino, all’anziano, al cittadino, al turista…la LIBERTA’ di muoversi per le vie, nelle piazze ed in tutti i luoghi pubblici senza temere ritorsioni, rapine, aggressioni di qualsiasi natura.Dal commerciante (che non deve più subire ricatti di qualsiasi sorta) alla nonnina che va agli uffici postali a ritirare la pensione; dal bambino che raggiunge la scuola a piedi all’ennesimo atto vandalico a danno del Bene comune, per non parlare degli scippi a danno dei Turisti…LA città DEVE DIVENTARE LUOGO DI SICUREZZA NEL RISPETTO DEL VIVERE CIVILE.



SANITA’ E TUTELA DELLA VITA



Il diritto alla salute è il valore assoluto, inalienabile che una società civile DEVE OFFRIRE ai cittadini.



Proponiamo un nuovo modo di FARE PRONTO SOCCORSO.



Le attese infinite presso gli attuali nosocomi, i codici bianco/giallo/rosso, devono suggerirci la necessità di offrire ai pazienti un PUNTO DI RIFERIMENTO IMMEDIATO NEL TERRITORIO IN CUI VIVIAMO, quale primo momento di vaglio delle sintomatologie che – non comprese per tempo – hanno e continuano a decimare vittime.



CIMITERI E CULTO DEI MORTI




La Nostra cultura antropologica è custode di tradizioni e valori millenari. I defunti, il loro ricordo da tramandare a chi verrà dopo di Noi, la giusta sepoltura che rinnovi la Dignità dell’uomo che lascia un corpo inanime alla cura dei propri cari…tutto ciò rientra fra i diritti del cittadino.



La realtà palermitana soffre della carenza di loculi e della cattiva manutenzione dei Nostri cimiteri che versano in un eclatante stato di degrado, unitamente alle speculazioni che il malaffare muove in maniera sordida ed irriverente nel trafficare con vendita illecita di tombe abbandonate da troppo tempo; quanto suddetto suggerisce l’individuazione di una nuova zona da destinare ad area cimiteriale al fine di assicurare ai cittadini una degna sepoltura custodita nel tempo dall’amministrazione comunale, anche se la presenza dei parenti non fosse costante.



ISTRUZIONE ED EDUCAZIONE ALLA SCOLARIZZAZIONE



La dispersione scolastica e la discriminazione che l’attuale sistema nazionale impone alle Nostre generazioni - GLI UOMINI DEL DOMANI – suggerisce che tutto il sistema della scuola vada rivisitato e posto quale alternativa alla famiglia - prima cellula della società - oggi totalmente divorata dal cancro del malcostume.



Vanno pensati e realizzati degli OSTELLI per gli studenti che raggiungono la città dalla provincia e non solo. Lasciare i Nostri giovani ad un mero” fidate” ha creato un mercato di fatiscente offerta, laddove la qualità della vita per i Nostri studenti è condizione indispensabile per avere quel ritorno nella formazione che diventa PRODUZIONE, PROFESSIONALITA’, LAVORO per il domani prossimo.



Le strutture scolastiche devono essere utilizzate nella totalità della giornata; nelle ore pomeridiane devono offrire spunti per laboratori, cineforum, biblioteca multimediale, nonché per la scolarizzazione dei cittadini che, pur in età avanzata, vogliono tornare sui banchi di scuola (Non è mai troppo tardi, del Maestro Manzi…ricordate?)



INFANZIA CHE CRESCE




Un bambino che nasce è UNA GIOIA PER LA collettività, è il cucciolo d’Uomo che la Famiglia allargata DEVE AIUTARE A DIVENTARE UOMO e fare Società DEL DOMANI.



Il bene più prezioso per il Bimbo rimane comunque la sua Mamma che la collettività/città/stato deve garantire al fine di consentirle appieno l’espletamento del proprio ruolo. Peraltro, i primi quattro anni di vita sono per il bambino il momento più significativo per il suo sviluppo psico-fisico e negargli l’interazione con la madre significa compromettere irrimediabilmente la sua crescita. Riteniamo e proponiamo che la Madre debba essere garantita da uno “stipendio”finché il bambino non abbia compiuto i 4 anni di età. Raggiunta quindi l’età per accedere alla scolarizzazione, la madre – se lo desidera - viene reinserita lavorativamente laddove volesse gratificarsi nella propria crescita personale al fine di non trovarsi emarginata nel tempo quando i Figli - diventati adulti – avranno la loro famiglia.



Il bambino, deve trovare nel suo quartiere tutto ciò che nella sua crescita conoscenziale gli consenta di rapportarsi con il mondo circostante: laboratori musicali, artistici, teatrali, scientifico-biologici, astronomici…e, soprattutto, deve crescere con la consapevolezza di guardare al prossimo quale propri simili senza diversità xenofobe, razziali, etniche.



I GIOVANI: FORMAZIONE E COOPERAZIONE



I talenti non vanno dispersi, rilevati in tenera età possono esprimere genialità e RISORSA UMANA.



La formazione deve essere pensata per assicurare lavoro nel rispetto delle reali potenzialità; scoprire la vocazione per tempo, consentirà al giovane di formarsi nella direzione che lo vedrà soddisfatto intimamente in quanto la propria autosostentazione sarà legata ad un impegno che si affronterà con entusiasmo.



I plessi scolastici, che accolgono la scuola media dell’obbligo, potranno ospitare - nelle fasce pomeridiane - i laboratori atti a verificare e comprendere al meglio l’indirizzo che il giovane vorrà perseguire nel prosieguo della sua formazione.



Oltre i corsi di studi professionali, nuove discipline si apprenderanno all’interno di “botteghe”per le specializzazioni e l’immediato inserimento nel mondo del lavoro. Questo percorso, avviato oggi, darà CERTEZZA LAVORATIVA nel ricambio generazionale.



Rispetto ai servizi da produrre nelle varie realtà territoriali (quartieri/circoscrizioni), la formula aggregativa passa dalla cooperazione che restituisce in tempo reale servizi nei luoghi di appartenenza



(vedi premessa).




TERZA ETA’:



I cittadini che hanno raggiunto l’età pensionabile devono trovare appagamento all’interno di centri/laboratori che consentano agli stessi di offrire le loro conoscenze ai giovani in un’interazione.



che instauri ed ampli il rapporto Nonno-Nipote oltre il vincolo parentelare.La tutela dell’anziano deve essere vissuta quale tutela di noi stessi che siamo destinati a diventare tali. Cosa vorremmo per Noi se avessimo 70 anni?




FASCE DEBOLI: LA diversità COME VALORE!



Chiediamo il REALE ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE.



L’uomo è il valore più grande del creato, come pensare che uno possa valere meno dell’altro e/o viceversa? UN RUOLO PER TUTTI PER AFFERMARE LA PARI dignità.



Se all’interno della Famiglia c’è un soggetto diversamente abile, non dev’essere il capofamiglia a cercare l’alloggio per il proprio Figlio/a…una città a dimensione d’Uomo che si rispetti DEVE DESTINARE ALLOGGI posti al piano terra per garantire i Nostri concittadini meno fortunati.



Nessuna famiglia deve sentirsi sola ed emarginata rispetto alle gravi condizioni in cui versa il proprio caro, l’onere va equamente distribuito all’interno della comunità.



Molto vogliamo affidare all’associazionismo quale servizio sul territorio. Vorremo gratificare i meriti dei volontari con riconoscimenti e premi annuali.




ACCOGLIENZA E MULTIETNIA



Integrazione per CRESCERE INSIEME….



I NOSTRI AMICI ANIMALI …COME RIDAR LORO UN HABITAT ADEGUATO’?



QUESTO E TANT’ALTRO ANCORA…IL PROGRAMMA DEVE CRESCERE CON LE IDEE/PROPOSTE DI TUTTI I CITTADINI




…e Tu, cosa vorresti offrisse la Tua città?




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venerdì 5 agosto 2011

Il PROFESSORE: "La Calliope? Un colpo di mano"


 




Clamorosa notizia il Sindaco di Isola delle Femmine intervenendo alla manifestazione in occasione del 4° anniversario della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana dal cantiere della Calliope di Isola delle Femmine afferma :



“…io l’ho già detto a Rossella (Accardo) sono disposto in qualsiasi momento ad andare davanti ad un magistrato ed affermare che sulla Calliope si è fatto un COLPO DI MANO contro il Consiglio Comunale che aveva votato contro la costruzione, un COLPO DI MANO contro gli acquirenti degli appartamenti della Calliope che hanno acquistato non al prezzo di edilizia convenzionata………..”.



A questo punto il Signor Sindaco deve chiarire alla Cittadinanza   chi sono stati gli autori del COLPO DI MANO?



Chi ha beneficiato dei risultati del COLPO DI MANO?



Non si sente Egli stesso Reponsabile del COLPO DI MANO? (visto che all’epoca ricopriva la carica di Vicesindaco?)



Vista la  Sua convinzione   che il piano di costruzione della Calliope   risultava essere un COLPO DI MANO perché nella Sua funzione di Sindaco ha rilasciato la licenza edilizia n 14.



Lei ricorderà certamente, Signor Sindaco tutte le licenze edilizie sono state concesse sotto la Sua gestione! Quindi dobbiamo supporre che inconsapevolmente Lei ha dato una mano affinchè il COLPO DI MANO avesse un esito positivo?



ORA che il PROFESSORE si è  convinto che il Piano Costruttivo della Calliope è stato un COLPO DI MANO perché non smentisce le voci pubblicate su carta stampata e mezzi televisivi a proposito di  appartamenti “donati” a figli di ex amministratori per  facilitare l’iter burocratico amministrativo?






(In attesa  che il PROFESSORE risponde alle nostre domande  stiamo  preparando un dossier sull’affair della Calliope, sulla sparizione di Antonio e Stefano Maiorana e l’ambiente e personaggi in cui è maturato questo efferato “sequestro di persona”)






POPRIETARIO DEL TERRENO VERDE AGRICOLO SIG. BANDIERA SALVATORE



-DESTINAZIONE D’USO INIZIALE VERDE AGRICOLO superficie estesa mq. 13.627 volume pari a 28.414,14 densità territoriale mc/mq 2,08.



-RAPPRESENTANTI LEGALE RAPPRESENTANTE CALLIOPE spa. SIG.RA LO CICERO MARIA ANTONIETTA LEGALE RAPP.TE SA.BA.spa. BANDIERA ROSANNA



-PROGETTO per la realizzazione di 50 alloggi di edilizia convenzionata-agevolata legge 457/78



18.4.2003 Il programma di Costruzione redatti dall’Ing Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi;



27.5.03 Commissione Edilizia del Comune di Isola esprime parere negativo sul progetto;



17.7.03 Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING Lascari Gioacchino



24.9.2003 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE APPROVA LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELL’U.T.C. ARCH GIANBRUNO



20.4.05 UFFICIO TECNICO ISOLA EMETTE ORDINANZA N 23



19.5.05 UFFICIO TECNICO COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE EMETTE ORDINANZA N 26



1.6.05 IL COMUNE DI ISOLA CONCEDE LICENZA EDILIZIA n 14



27.8.07 UFFICIO TECNICO COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE SU RICHIESTA CARABINIERI EMETTE ORDINANZA N 29 SOSPENSIONE LAVORI A CARICO DI LO CICERO MARIA ANTONIETTA E BANDIERA ROSANNA RAPPRESENTANTI DELLA CALLIOPE S.R.L. VIALE REGIONE SICILIANA 2629 PALERMO



6.6.07 ordine del giorno della Commissione Edilizia di Isola delle Femmine al punto 15 pratica n 12/7 IMMOBILIARE LA CALLIOPE s.r.l. istanza del 3/4/07 prot 3981 "PROGETTO DI VARIANTE AI SENSI DELL'ART 15 L 47/85 RELATIVO A 9 CORPI DI FABBRICA DENOMINATI A,B,C,D,E,F,G,H,I PER COMPLESSIVI 50 ALLOGGI PER CIVILE ABITAZIONE IMPRESA CALLIOPE.



18.4.2003 Il programma di Costruzione redatti dall’Ing Lascari Gioacchino prevede la realizzazione di 52 alloggi;



27.5.03 Commissione Edilizia del Comune di Isola esprime parere negativo sul progetto;



Il 30 maggio ‘03 l’arch. Monica Giambruno trasmette al dott. Megna, copia dell’estratto del verbale n. 30 del CEC dove si evinceva il “PARERE NEGATIVO” all’approvazione del programma costruttivo






17.7.03 la Commissione Edilizia Comunale di Isola esprime parere favorevole per 50 alloggi vista la perizia giurata del progettista ING Lascari Gioacchino



24.9.2003 DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO AD ACTA (DR. MARIO MEGNA) CHE APPROVA LA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELL’U.T.C. ARCH GIANBRUNO



19 marzo ‘04 durante una seduta consiliare con punto all’ordine del giorno una Interrogazione formulata dal Consigliere DIONISI geom Vincenzo del gruppo Nuova Torre con domande relative alle delibere del Commissario n.48/03 e di Consiglio n. 56/03, Isola per Tutti, di cui faceva parte nella funzione di Vicesindaco il PROFESSORE abbandonano  l’aula, non curante del COLPO DI MANO che si stava perpetrando nei Confronti del C.C., degli acquirenti degli appartamenti, della Legalità della Trasparenza.



20.4.05 UFFICIO TECNICO ISOLA EMETTE ORDINANZA N 23



19.5.05 UFFICIO TECNICO COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE EMETTE ORDINANZA N 26



1.6.05 IL COMUNE DI ISOLA CONCEDE LICENZA EDILIZIA n 14



27.8.07 UFFICIO TECNICO COMUNE ISOLA DELLE FEMMINE SU RICHIESTA CARABINIERI EMETTE ORDINANZA N 29 SOSPENSIONE LAVORI A CARICO DI LO CICERO MARIA ANTONIETTA E BANDIERA ROSANNA RAPPRESENTANTI DELLA CALLIOPE S.R.L. VIALE REGIONE SICILIANA 2629 PALERMO



Della Calliope erano soci al 50% la compagna di Maiorana, Karina Andre Gabriela, argentina, e Dario Francesco Lopez, genero di Salvatore Bandiera, proprietario del terreno su cui l'impresa stava costruendo.






Della Edilia, invece, risultano soci i figli di Bandiera e l'imprenditore palermitano Francesco Paolo Alamia. Alamia, che è stato anche assessore comunale a Palermo, era tra i soci della immobiliare Inim insieme a Filippo Alberto Rapisarda, e, secondo gli inquirenti, avrebbe avuto rapporti d'affari con l'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, condannato per mafia.















    












 
























































 


Isola delle Femmine, commemorato il quarto anniversario della scomparsa dei Maiorana



Organizzato un presidio nel residence "Calliope", poi la piantumazione di un alberello di ulivo e una messa serale









Un presidio nel residence “Calliope” di via del Levriere, ad Isola delle Femmine, la simbolica piantumazione di un alberello d'ulivo e una messa serale all'aperto, per ricordare il 4° anniversario della scomparsa degli imprenditori Antonio e Stefano Maiorana, padre e figlio, inghiottiti, si presume, dalla “lupara bianca”, il 3 agosto del 2007. La madre di Stefano, Rossella Accardo, chiede giustizia per una vicenda avvolta nel giallo che ha distrutto la sua famiglia, visto che il 6 gennaio del 2009, per la disperazione, si tolse la vita, gettandosi dal balcone di casa dei suoi nonni in via Generale Arimondi, a Palermo, anche il figlio minore Marco. Un evento nel quale, secondo lei, le colpe sono non solo della mafia, ma anche delle istituzioni politiche. Fra i presenti alla cerimonia di ieri sera anche il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo e quello di Isola delle Femmine Gaspare Portobello.


I particolari e le interviste nel TG 7


( 4 agosto 2011 )


Caso Maiorana, Rossella Accardo chiede la riapertura dell'indagine



La donna vuole arrivare fino in fondo per trovare esecutori e mandanti dell'agguato



Ha chiesto la riapertura dell'indagine perchè vuole andare fino in fondo, la signora Rossella Accardo, per trovare esecutori e mandanti del misterioso presunto caso di “lupara bianca” che ha riguardato il suo ex marito Antonio Maiorana e suo figlio Stefano. I giudici Francesco Del Bene e Gaetano Paci hanno deciso di chiudere l'inchiesta dopo il suicidio di Marco Maiorana del 6 gennaio del 2009, ma lei e il suo avvocato, Giacomo Frazzitta, sperano che da settembre la giustizia possa riprendere il suo cammino e svegliarsi da un letargo che alla signora Rossella sta facendo più male di una coltellata al cuore. Lo fa con il supporto delle forze dell'ordine, tenendo gelosamente con sé i verbali stilati dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo, secondo i quali si trattò di un agguato di stampo mafioso. I militari, inoltre, come si legge in una nota, esprimono forti dubbi anche sull'improvviso black-out, avvenuto la mattina del 3 agosto del 2007, dell'impianto di videosorveglianza nel tratto autostradale che va da Isola delle Femmine all'aeroporto “Falcone-Borsellino” di Punta Raisi, dove fu poi rinvenuta la Smart di Stefano Maiorana. Secondo la signora Accardo gli inquirenti non hanno fatto tutto il possibile per scoprire la verità.


I particolari e l'intervista nel TG 7


( 4 agosto 2011 )


Isola delle femmine ricorda i Maiorana



Rossella Accardo, madre di Stefano Maiorana, scomparso quattro anni fa insieme al padre, dal loro cantiere di lavoro, ieri, in occasione del quarto anniversario della scomparsa, ha chiesto la riapertura delle indagini, chiuse, a suo giudizio troppo frettolosamente. Lo ha fatto con un presidio presso il cantiere che oggi è diventato un residence, al quale ha partecipato anche il sindaco di Isola delle Femmine e quello di Monreale in rappresentanza del consorzio sviluppo e legalità.


Il giallo Maiorana 2 Un pc distrutto prima del suicidio



Dopo quattro anni, la signora Rossella non s’è arresa: «Io spero ancora di riabbracciare mio figlio, e mi auguro che anche il mio ex marito possa tornare» . Sono spariti la mattina del 3 agosto 2007, padre e figlio, Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, la loro Smart parcheggiata all’aeroporto di Punta Raisi e nessun’altra traccia.


La Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto a carico di ignoti, ma il legale di Rossella Accardo già Maiorana s’è opposto. Ci sono altre indagini da svolgere, sostiene l’avvocato Giacomo Frazzitta. Compresa una perlustrazione con il georadar nel cantiere di Isola delle Femmine, dove i due uomini sono stati visti per l’ultima volta, «alla ricerca di eventuali resti degli scomparsi» .


Almeno tentiamo di trovare i corpi, suggerisce l’avvocato. Per poi provare a risalire agli eventuali assassini. «Ma io confido che almeno Stefano, il quale potrebbe aver visto qualcosa che non doveva vedere, sia tenuto sequestrato da qualche parte» , insiste Rossella Accardo.


Che in questa storia ha già pianto un cadavere: Marco Maiorana, l’altro suo figlio, suicidatosi il 6 gennaio 2009. Una fine quasi certamente collegata alla scomparsa del padre e del fratello, che rende più drammatico e intricato un «giallo» senza finale. Dopo il suicidio, la madre trovato un appunto scritto da Marco su una vecchia copia di Topolino: «Mio padre diceva che se vuoi sconfiggere il tuo nemico devi fartelo amico.


Con Karina abbiamo distrutto la memoria del pc dove si conserva il materiale con cui si teneva… Sapevo che quella mattina mio fratello andava a discutere qualcosa di grave e non sono riuscito a trattenerlo» . Particolari che il ragazzo non aveva mai rivelato negli interrogatori resi. Karina Andrè, argentina di dieci anni più giovane, era la nuova fidanzata di Antonio Maiorana. Secondo inquirenti e investigatori è «persona avvezza a mentire» , che ha dato l’impressione «di volere depistare o comunque allontanare dalla ricerca della verità» ; fino al punto di ritrovarsi indagata per favoreggiamento dei responsabili della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana.


Ma anche questa seconda inchiesta non ha portato a niente. A parte la convinzione che Karina abbia celato particolari importanti e distrutto la memoria del computer del suo compagno, con la complicità del più giovane dei Maiorana. Che non può raccontare più niente. «Karina sa tutto, e aveva completamente plagiato Marcuccio— accusa la signora Rossella —. L’ha preso in giro dicendogli che i carabinieri avevano rubato gli orologi di suo padre nelle perquisizioni, mentre invece li aveva presi lei per rivenderli» .


Un dettaglio accertato dalle indagini. Come altri comportamenti misteriosi della donna, che si aggiungono alla memoria informatica cancellata. In questi quattro anni Karina ha cercato di dimenticare Antonio Maiorana e s’è costruita una nuova vita, accanto a un altro uomo. Ma prima che sparisse, era entrata negli affari di quello precedente.


Maiorana, che a suo modo può definirsi un imprenditore, si occupava della costruzione di un residence a Isola delle Femmine, metà strada tra Palermo e Punta Raisi, una cinquantina di appartamenti dal valore complessivo di oltre 7 milioni di euro. Dieci giorni prima della sua scomparsa aveva fatto intestare il cinquanta per cento della società Calliope, interessata alla costruzione del residence, proprio a Karina.


L’altra metà delle azioni erano passate a Dario Lopez, genero del proprietario del terreno, col quale il 1 ° agosto 2007 Maiorana litigò venendo alle mani. Pure lui, secondo gli inquirenti, è un testimone «spesso evanescente» . Anche nella ricostruzione della mattina del 3 agosto, quando andò a prendere un caffè con Antonio e Stefano Maiorana. Poi nessuno li ha più visti.


Alcuni approfondimenti sollecitati dall’avvocato Frazzitta ruotano intorno alle mosse e alle «omissioni» di Lopez. La sua cliente, la signora Rossella, è convinta che la verità sia nascosta in quel cantiere divenuto nel frattempo un concentrato di case abitate da inquilini ignari dei segreti del nuovo «caso Maiorana» , riedizione di quello cresciuto intorno alla scomparsa del grande fisico siciliano Ettore Majorana — correva l’anno 1938 — su cui s’indaga ancora oggi.


Questa è una storia diversa, in cui ha fatto capolino anche la mafia; per la terra dove s’è consumata e per qualche nome comparso nell’indagine: dal costruttore Francesco Paolo Alamia, già vicino al sindaco mafioso Vito Ciancimino, al capo elettricista del cantiere, considerato legato al boss di Cosa nostra Salvatore Lo Piccolo e a suo figlio Sandro; ma i pentiti hanno riferito che il capo mafia cercò di conoscere il destino dei Maiorana, senza successo.


Un presunto avvistamento in Spagna nel 2008 e due cadaveri senza nome abbandonati lungo una strada dei Pirenei non hanno portato a nulla. «— su questa vicenda pesa l’omertà di una Sicilia che preferisce digerire ciò che accade nel proprio ventre anziché buttarlo fuori» , denuncia Rossella Accardo.


Presto un giudice dovrà decidere se approfondire le indagini, come chiede la donna, o lasciare che il fascicolo vada in archivio. Completo dell’intercettazione in cui Francesco Paolo Alamia si chiedeva, a proposito della misteriosa scomparsa: «Fare sparire a due persone… uno che, mischino, non c’entra niente… Significa essere belve umane… E quindi se il male è proporzionale all’errore che ha fatto, minchia, quanto deve essere questo errore?» .




*LA CALLIOPE E GLI APPARTAMENTI

*T.A.R.

-LA CALLIOPE E GLI APPARTAMENTI

-L'AFFAIR DELLA CALLIOPE Appartamenti ad amministratori?

-Calliope Alamia Bandiera Maiorana Isola delle Femmine

-Isola delle Femmine libera: la calliope la storia di una grande ...

-NuovaIsoladelleFemmine: L'AFFAIR DELLA CALLIOPE

-MISTERI Il 3 agosto l'imprenditore siciliano è sparito nel nulla ...

-Rossella Accardo Chi l’ha visto? 11/09 Maiorana/Ciancimino

-Rossella Accardo Gennaio/09 Chi l’ha visto?

-Rossella Accardo dopo i 2 anni dei Maiorana

-il mio weblog: la calliope una storia di verde agricolo

-diregiovani - l'affair della calliope ex amministratori ...

-il mio weblog: isola delle femmine la calliope emessa ordinanza di ...

-chi l'ha visto 4.2.08 maiorana calliope ...

-L'Errico: buona l'ultima?

-storie

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-Gli affari di don Vito al Nord riaprono il fascicolo su Alamia

-MAFIA: CIANCIMINO, I PIZZINI DI PROVENZANO E IL CASO MAIORANA

-Palermo/ Ciancimino interrogato sulla scomparsa dei Maiorana ...

-Palermo, Ciancimino consegna i pizzini di Provenzano alla procura ...

-Sequestrato un cantiere abusivo un affare da cinquanta villette

-A Chi l' ha visto? la scomparsa dei Maiorana

-Isola, negli affari la chiave del giallo

-Il boss e il mistero di Isola

-Isola, stop al cantiere del mistero

-Isola, il 'no' a una ditta dietro il giallo

-Depistaggi e silenzi nel giallo di Isola

-Una donna nel mistero di Isola

-Giallo di Isola: un testimone ha visto il sequestro

-Un business da cinque milioni dietro la scomparsa dei Maiorana

-'Basta subire'. Una lettera svela il giallo di Isola

-Giallo Maiorana un mese dopo riemerge la pista dell' omicidio

-Dalla truffa milionaria alla fuga in cantiere la chiave del mistero La lite con i soci, il trasferimento delle quote e un dossier che non si trova Le indagini

-Una taglia per le ricerche dei Maiorana

-Relazione Commissione Parlamentare Antimafia 1985











venerdì 29 luglio 2011

4° anniversario della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana


3 agosto 2011: 4° anniversario della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana. Rossella Accardo lancia un appello e invita tutti a Isola per manifestare in nome di giustizia e verità.



Il 3 agosto di 4 anni fa l’imprenditore palermitano Antonio Maiorana e il figlio Stefano sparivano nel nulla dopo essere stati visti per l’ultima volta ad Isola delle Femmine, vicino al cantiere in cui lavoravano.





In occasione del quarto anniversario della loro misteriosa scomparsa, l’architetto Rossella Accardo, ex moglie di Antonio e madre di Stefano e Marco, morto suicida per non aver retto il peso di una tale situazione familiare, che mai e poi si è arresa alla ricerca della verità sui suoi cari, ha voluto lanciare un appello al fine di sensibilizzare ancora una volta l’opinione pubblica e tutti i cittadini, e al contempo ha invitato ognuno di noi a condividere un momento di solidarietà umana e di denuncia civile.


Alle ore 18:30 del 3 agosto 2011 ci sarà un presidio in via del Levriere (isola delle Femmine) nei luoghi della scomparsa di Stefano ed Antonio Maiorana.


Sarà piantato un albero d'ulivo simbolo di PACE e FRATELLANZA TRA I POPOLI. Inoltre, saranno raccolte adesioni al PROGETTO VERITA’, e alle ore 21:00 padre Calogero, parroco alla Chiesa Madre di Isola delle Femmine, celebrerà la Santa Messa.


Rossella Accardo invita tutti a presenziare e testimoniare la scelta di GIUSTIZIA E LEGALITA’, per una nuova società che assicuri Futuro ai Giovani. Tutto ciò affinché mai cada l’attenzione su Antonio e Stefano e si giunga finalmente alla scoperta della verità.


L'Amministrazione del comune di Isola delle Femmine stilerà inoltre una delibera atta a rappresentare la società civile comunitaria che si schiera, altresì, a favore delle indagini da avanzare fino al raggiungimento della VERITA’!


La mamma di Marco e Stefano Maiorana, Rossella Accardo




Un' estate italiana Colpevoli e innocenti * Palermo Una lite con il socio, poi nessuna traccia. I silenzi e la morte del secondogenito



Il giallo Maiorana 2 Un pc distrutto prima del suicidio





Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, padre e figlio. Insieme svaniscono nel nulla la mattina del 3 agosto 2007. L' altro figlio di Antonio rende la scomparsa ancora più drammatica. Dopo aver cancellato la memoria del computer del fratello, si getta dal settimo piano. Il giallo sembra non avere soluzione: i pentiti hanno riferito che persino il capo mafia Lo Piccolo cercò di conoscere il destino dei Maiorana. Anche lui senza successo I misteri dell' uomo che sparì con il figlio La ragazza argentina Prima della scomparsa, alla donna del padre fu intestata la metà della società che stava realizzando un residence L' intercettazione Il costruttore al telefono: «Fare sparire due persone, una che non c' entra niente, significa essere belve umane»


Dopo quattro anni, la signora Rossella non s' è arresa: «Io spero ancora di riabbracciare mio figlio, e mi auguro che anche il mio ex marito possa tornare». Sono spariti la mattina del 3 agosto 2007, padre e figlio, Antonio e Stefano Maiorana, 47 e 22 anni, la loro Smart parcheggiata all' aeroporto di Punta Raisi e nessun' altra traccia. La Procura di Palermo ha chiesto l' archiviazione del procedimento aperto a carico di ignoti, ma il legale di Rossella Accardo già Maiorana s' è opposto. Ci sono altre indagini da svolgere, sostiene l' avvocato Giacomo Frazzitta. Compresa una perlustrazione con il georadar nel cantiere di Isola delle Femmine, dove i due uomini sono stati visti per l' ultima volta, «alla ricerca di eventuali resti degli scomparsi». Almeno tentiamo di trovare i corpi, suggerisce l' avvocato. Per poi provare a risalire agli eventuali assassini. «Ma io confido che almeno Stefano, il quale potrebbe aver visto qualcosa che non doveva vedere, sia tenuto sequestrato da qualche parte», insiste Rossella Accardo. Che in questa storia ha già pianto un cadavere: Marco Maiorana, l' altro suo figlio, suicidatosi il 6 gennaio 2009. Una fine quasi certamente collegata alla scomparsa del padre e del fratello, che rende più drammatico e intricato un «giallo» senza finale. Dopo il suicidio, la madre trovato un appunto scritto da Marco su una vecchia copia di Topolino : «Mio padre diceva che se vuoi sconfiggere il tuo nemico devi fartelo amico. Con Karina abbiamo distrutto la memoria del pc dove si conserva il materiale con cui si teneva... Sapevo che quella mattina mio fratello andava a discutere qualcosa di grave e non sono riuscito a trattenerlo». Particolari che il ragazzo non aveva mai rivelato negli interrogatori resi. Karina Andrè, argentina di dieci anni più giovane, era la nuova fidanzata di Antonio Maiorana. Secondo inquirenti e investigatori è «persona avvezza a mentire», che ha dato l' impressione «di volere depistare o comunque allontanare dalla ricerca della verità»; fino al punto di ritrovarsi indagata per favoreggiamento dei responsabili della scomparsa di Antonio e Stefano Maiorana. Ma anche questa seconda inchiesta non ha portato a niente. A parte la convinzione che Karina abbia celato particolari importanti e distrutto la memoria del computer del suo compagno, con la complicità del più giovane dei Maiorana. Che non può raccontare più niente. «Karina sa tutto, e aveva completamente plagiato Marcuccio - accusa la signora Rossella -. L' ha preso in giro dicendogli che i carabinieri avevano rubato gli orologi di suo padre nelle perquisizioni, mentre invece li aveva presi lei per rivenderli». Un dettaglio accertato dalle indagini. Come altri comportamenti misteriosi della donna, che si aggiungono alla memoria informatica cancellata. In questi quattro anni Karina ha cercato di dimenticare Antonio Maiorana e s' è costruita una nuova vita, accanto a un altro uomo. Ma prima che sparisse, era entrata negli affari di quello precedente. Maiorana, che a suo modo può definirsi un imprenditore, si occupava della costruzione di un residence a Isola delle Femmine, metà strada tra Palermo e Punta Raisi, una cinquantina di appartamenti dal valore complessivo di oltre 7 milioni di euro. Dieci giorni prima della sua scomparsa aveva fatto intestare il cinquanta per cento della società Calliope, interessata alla costruzione del residence, proprio a Karina. L' altra metà delle azioni erano passate a Dario Lopez, genero del proprietario del terreno, col quale il 1° agosto 2007 Maiorana litigò venendo alle mani. Pure lui, secondo gli inquirenti, è un testimone «spesso evanescente». Anche nella ricostruzione della mattina del 3 agosto, quando andò a prendere un caffè con Antonio e Stefano Maiorana. Poi nessuno li ha più visti. Alcuni approfondimenti sollecitati dall' avvocato Frazzitta ruotano intorno alle mosse e alle «omissioni» di Lopez. La sua cliente, la signora Rossella, è convinta che la verità sia nascosta in quel cantiere divenuto nel frattempo un concentrato di case abitate da inquilini ignari dei segreti del nuovo «caso Maiorana», riedizione di quello cresciuto intorno alla scomparsa del grande fisico siciliano Ettore Majorana - correva l' anno 1938 - su cui s' indaga ancora oggi. Questa è una storia diversa, in cui ha fatto capolino anche la mafia; per la terra dove s' è consumata e per qualche nome comparso nell' indagine: dal costruttore Francesco Paolo Alamia, già vicino al sindaco mafioso Vito Ciancimino, al capo elettricista del cantiere, considerato legato al boss di Cosa nostra Salvatore Lo Piccolo e a suo figlio Sandro; ma i pentiti hanno riferito che il capo mafia cercò di conoscere il destino dei Maiorana, senza successo. Un presunto avvistamento in Spagna nel 2008 e due cadaveri senza nome abbandonati lungo una strada dei Pirenei non hanno portato a nulla. «Su questa vicenda pesa l' omertà di una Sicilia che preferisce digerire ciò che accade nel proprio ventre anziché buttarlo fuori», denuncia Rossella Accardo. Presto un giudice dovrà decidere se approfondire le indagini, come chiede la donna, o lasciare che il fascicolo vada in archivio. Completo dell' intercettazione in cui Francesco Paolo Alamia si chiedeva, a proposito della misteriosa scomparsa: «Fare sparire a due persone... uno che, mischino , non c' entra niente... Significa essere belve umane... E quindi se il male è proporzionale all' errore che ha fatto, minchia, quanto deve essere questo errore?». Giovanni Bianconi



Il figlio Il residence Personaggi e interpreti Imprenditore


Bianconi Giovanni







da Sicilia Anno Uno Sicilia Anno Uno siciliaannouno@gmail.com




a"sindaco.crocetta" <sindaco.crocetta@comune.gela.cl.it>,



capizzi sindaco di calascibetta <pcapizz@tin.it >,



comune di Palermo Sindaco <sindaco@comune.palermo.it >,



comune di salemi <sindaco@cittadisalemi.it >,



sindaco <sindaco@comune.aliterme.me.it >,



sindaco <sindaco@comune.villafrancatirrena.me.it >,



sindaco <sindaco@comune.valdina.me.it >,



sindaco <sindaco@comune.letojanni.me.it >,



sindaco@comunedicapaci.it ,



indaco@comuneditorretta.it ,



sindaco@comunedicarini.it ,



Pino Ciampolillo <isolapulita@gmail.com >,



Associazione Penelope <info@penelopeitalia.org >




data 22 luglio 2011 16:24



oggetto MANIFESTAZIONE PER SCOMPARSA STEFANO ED ANTONIO MAIORANA avvenuta il 3 Agosto 2007 nel comune di Isola delle Femmine(PA)



proveniente dagmail.com



firmato dagmail.com




Spett.i Sindaci dei comuni siciliani siete tutti invitati condividere un momento di solidarità umana e di enuncia civile.



In riferimento alla voce in oggetto Vi ricordo quanto segue:



- h 18:30 del 3 agosto 2011 ci sarà un presidio in via del Levriere



(isola delle Femmine) nei luoghi della scomparsa di Stefano ed Antonio Maiorana-



-- pianteremo un albero d'ulivo ed inneggereo alla PACE& FRATELLANZA TRA I POPOLI



- raccoglieremo adesioni al PROGETTO VERITà



-h 21:00 padre Calogero, parroco alla Chiesa Madre di Isola delle Femmine, celebrerà la Santa Messa



- Sono initati a presenziare e testimoniare la scelta di GIUSTIZIA E LEGALITA’ per una nuova società che assicuri Futuro ai Giovani, i Sindaci dei comuni di di Isola delle Femmine, Capaci, Crini, Torretta.



L'Amministrazione del comune di Isola delle Femmine stilerà una delibera atta a rappresentare la società civile comunitaria che si schiera altresì a favore delle indagini da avanzare fino al raggiungimento della VERITA’!



ACCOGLIAMO SUGGERIMENTI PER DARE ALLA MANIFESTAZIONE IL VALORE DELLA DENUNCIA.



Contiamo sulla presenza numerosa di tutta la socieà civile con particolare attenzione ai Giovani.



Cordialmente



La mamma di Marco e Stefano Maiorana



info 3925757054



http://siciliaannouno.blogspot.com















 



La storia della sparizione di Antonio e Stefano Maiorana e del Suicidio di Marco attraverso la ricostruzione di Rossella Accardo



ANTEFATTO



Antonio Maiorana conosce F.sco Paolo Alamia grazie allo zio materno Giuseppe Contarini.
Poco più che adolescente Antonio, figlio unico di Vincenzo Maiorana e Rosalia Contarini(entrambi nativi della provincia di Messina), fortemente motivato dal desiderio di affermazione personale…si in termini professionali (puntava al conseguimento di una laurea in Ingegneria edile)che economici;
riconosce nello Zio Pippo il perfetto riferimento per costruire la sua scalata, all’interno di una realtà operativa che si afferma nell’ambito dell’edilizia cooperativistica.
Trascorreranno circa 10 anni prima che lo Zio Pippo venga meno in circostanze alquanto repentine:
la sua morte improvvisa sarà comunque addebitata ad un infarto folgorante!…il giorno precedente la notte della dipartita, lo trascorremmo insieme in giro per sopralluoghi nel trapanese.
Ci riferì, fra l’altro, della sua salute di ferro e del recentissimo “CEKAP” che aveva effettuato in Svizzera…a conferma di una condizione fisica che faceva invidia ad un giovane!
Il giorno dopo era non era più fra i vivi.
Da quel momento Antonio cercò riferimento fra le persone più vicine allo Zio… fra questi Francesco Paolo Alamia, gli dava più affidabilità anche a fronte della conoscenza acquisita sin dall’inizio del rapporto lavorativo con lo Zio materno.
Presumibile che, nel tempo, l’interazione tra i due (F.sco Paolo ed Antonio) abbia affinato e costruito complicità a tanti livelli…tant’è che all’atto dell’avvio del cantiere in via Del Levriere nel comune di Isola delle Femmine(PA), Antonio Maiorana già fungeva da Consulente finanziario… in termini di interfaccia tra l’Istituto di Credito preposto per l’erogazione del finanziamento agevolato e l’Impresa che concretamente eseguiva i lavori edili .
Circa venti giorni prima della scomparsa di Stefano ed Antonio Maiorana, il subentro di Karina Gabriela Andrè – proprietaria del 50% delle quote della Società Calliope – permise ad Antonio di intestarsi il ruolo di Procuratore e di gestire anche “stipendi” per i miei Figli… e per la sig.ra Karina… in ragione di Euro 500,00 alla settimana!
Fui tenuta all’oscuro di tutto…mi fu negato l’accesso in via del Levriere…Mentre Marco si portava giornalmente in cantiere, Stefano si occupava di pratiche legali e notarili…finchè:



3 AGOSTO 2007


h 6:00



- Stefano Maiorana si accinge ad uscire da casa (un appartamento posto al 7° piano di Via Arimondi a Palermo)Si muove e si veste velocemente…vuole essere in cantiere prima che arrivino gli operai.




Sveglia il Fratello Marco e gli porge una busta formato A4 affinchè cerchi all’interno della stessa un documento(scrittura privata traducibile in riscossione di Euro 100.000,00 per varianti in corso d’opera e “gettone” da riconoscere al primo acquirente) intestato a tale Sig. Culella, subentrante acquirente di un appartamento in corso di realizzazione all’interno del cantiere edile in via Levriere ad Isola delle Femmine(PA)


h 6:50


- raggiunto il cantiere edile, Stefano invia un sms alla Sua ragazza informandoLa d’essere arrivato a destinazione e confermando che avrebbero pranzato insieme.


h 7:00


- sopraggiunto Dario Lopez, si porteranno al bar Time con l’auto di Stefano per un caffè.


Anche il barista riferirà che alla guida c’era Dario…pare che Stefano abbia voluto fargli provare l’auto nuova per ” …prìo…”(gergo siciliano per esprimere il piacere di condividere con gli altri ciò che è tuo).


h 7:30(quanto di seguito sempre riferito da Dario Lopez)


- Stefano ed Antonio Maiorana(aveva raggiunto il cantiere con la sua moto, partendo da via delle Croci dove abitava con Karina Gabriela Andrè) si allontanano, dal cantiere edile – in via del Levriere - gestito dalla “Calliope”, con l’auto di Stefano(una Smart nuova fiammante…ancora con targa prova). Antonio avrebbe detto: “…mi allontano con mio Figlio per una decina di minuti…”


h 8:00


- Marco Maiorana, quella mattina particolarmente preoccupato, prova a chiamare Stefano al n° 3495759060 ma il telefonino risulta spento o irraggiungibile…Prova a chiamare il padre, ma il tel. squilla a vuoto finchè non s’interrompe la linea. Insisterà, invano, per più di un’ora nel cercare un contatto con il fratello e con il padre


h 9:45


- Marco decide di andare personalmente ad Isola delle Femmine; sapeva che il padre avrebbe incontrato il direttore del Banco di Sicilia di Isola alle h.10:00


h 10:15 circa


- Marco raggiunge la Banca di Isola ma di suo padre e di suo fratello nessuna traccia, né telefonate di rinvio dell’appuntamento; si dirige verso il cantiere di via del Levriere, che raggiungerà in pochi minuti. Stranamente troverà il cantiere “deserto”…a Suo dire non c’era nessuno dei responsabili che abitualmente vi stazionavano, per sovrintendere i lavori, come aveva constatato nei 20 giorni precedenti…


La sua preoccupazione aumentò a dismisura, per cui pensò di informare Karina




N.B. per volontà del padre Antonio, Marco si era portato giornalmente in cantiere per disbrigare una serie d’incombenze per conto dello stesso…a fronte del nuovo ruolo che questi aveva maturato: procuratore di Karina Gabriela Andrè, nuova socia al 50% della società edile Calliope.



La “Calliope” vedeva soci: Maria Bandiera – in rappresentanza di Salvatore Bandiera, proprietario dell’area su cui si realizza il complesso residenziale – e Gaetano Alamia – in rappresentanza dell’Ing. Paolo Alamia, curatore della cooperativa dal finanziamento al progetto. Antonio Maiorana, a fronte di un contratto d’incarico professionale, era designato al ruolo di consulente finanziario…quale interfaccia tra il Banco di Sicilia e la cooperativa edile, al fine di gestire i S.a.L.




Nel tempo, Antonio Maiorana, si era dichiarato insoddisfatto della remunerazione contrattuale ( € 50.000,00) ed aveva ambito al raddoppio vantando meriti nell’espletamento del ruolo che altri consulenti non avrebbero saputo maturare.


Troveranno un compromesso, lievitando di altri € 25.000,00 a favore di Maiorana, l’importo iniziale…Con l’avanzamento dei lavori , nonché il buon esito dell’operazione imprenditoriale, Antonio Maiorana torna a chiedere che gli sia riconosciuto un “gettone premio”e/o cmq un ulteriore integrazione economica alle sue spettanze pena:




avrebbe congelato l’ultima trance di mutuo che la banca doveva elargire, a fronte del “fine lavori”…, causando il fallimento di tutta l’operazione.


Offrirà, come alternativa, il subentro di Karina Gabriela Andrè (sua compagna di vita) in ragione del 50% delle quote societarie.




I vecchi soci, “frastornati” dall’incalzare del Maiorana, provano a ricondurre tutto a più miti consigli…ma il Maiorana (forte, fra l’altro, di elementi di ricatto aggiunti…pare anche rispetto alla vita privata dei vecchi soci) rilancia e riesce – con la compiacenza apparente di Dario Lopez, genero di Salvatore Bandiera - a far trasferire le quote dei Bandiera a Karina Gabriele Andrè, mentre le quote degli Alamia passano a Dario Lopez.


Il notaio Li Puma, amico di vecchia data di Antonio Maiorana, sarà arbitro di questo evento…avallando il trasferimento delle quote anche in assenza dei Bandiera e degli Alamia.


Mio Figlio Marco stesso – dissociandosi dai comportamenti di Antonio Maiorana - mi riferirà che il padre aveva fatto una “furbata”in barba a tutti!


h 13:30 circa


- rientrato in città, dove incontrerà Karina, decide di ritornare in cantiere insieme alla compagna di suo padre. Raggiunto il cantiere, dopo la pausa pranzo, si confronteranno con Dario Lopez che, preso atto di quanto riferito da Marco e interrogato rispetto a cosa possa essere successo, condivide la scelta di fare una denuncia di scomparsa.


Quella sera Marco Maiorana e Karina Gabriela Andrè andarono al commissariato di polizia (pare Commissariato Libertà) ma la lunga attesa e l’ora tarda, suggerì loro di rinviare tutto al giorno dopo.


4 AGOSTO 2007


h 9:30 circa


- Marco, con fare circostanziato, chiama Franco Tusa…invitandolo a portarsi in via Delle Croci, presso l’appartamento in cui vivevano Suo padre e Karina Gabriela Andrè.


Raggiuntili in breve, il Sig. Tusa raccoglie le istanze di Marco che gli riferisce quanto accaduto il giorno prima ed aggiunge : “ non so come dirlo alla mamma…so che ne morirebbe…credi che io e Karina siamo in pericolo?…”


Intanto, mattino presto, Karina aveva già chiamato qualcuno per sostituire la serratura di casa e chiedeva scrupolosamente - anche al Sig. Tusa – di staccare la batteria del telefono temendo d’ essere intercettati rispetto a quello che stavano discutendo.


h 14:00 circa


Incontro il sig.Tusa che mi riferisce: “ Tuo Figlio Stefano è scomparso insieme ad Antonio…da ieri mattina non rispondono neanche al telefono…”


Marco non ebbe il coraggio d’informarmi e dovette affidare ad altri l’onere di darmi la notizia che non avrei mai voluto ricevere…laddove, peraltro, allertavo continuamente i miei Figli :”…se papà Vi chiede di firmare qualcosa… se vuol coinvolgerVi in qualche attività che attiene il suo lavoro…DISERTATE!…condividete il momento in pizzeria, al cinema, al mare…ma DISERTATE qualunque invito che possa portare le vostre giovani vite in guadi, con la promessa di facili guadagni…”


Pensai ad un incidente con l’auto…solo questo poteva impedire a mio Figlio Stefano un contatto con suo fratello…


Senza preoccupare oltremodo Marco, gli dissi di portarsi dai carabinieri di zona per la denuncia…io lo avrei raggiunto li.


Marco arrivò prima di me…io mi trovavo a Pioppo-Monreale e la strada era intasata. Durante il tragitto sollecitavo il maresciallo Collura, che già si trovava al cospetto di Marco, di stornare un elicottero in perlustrazione nel territorio circostante il cantiere da cui si erano allontanati Stefano ed il padre…convinta che avrebbero trovato l’auto di mio figlio ribaltata da qualche parte…con i passeggeri, privi di sensi, imprigionati dalle lamiere contorte.


La richiesta restò disattesa adducendo mille formalità da esperire. Si effettuò la denuncia. Restammo in caserma fino a notte. Quando fui ascoltata, la prima cosa che mi fu detta mi lasciò totalmente frastornata : “…signora…lei lo sa…Isola delle Femmine è sotto la giurisdizione dei Lo Piccolo…” ; “…chi sono??” risposi io ignara di tutto.


Furono invitati a fare delle dichiarazioni sull’accaduto, dai titolari dell’impresa(Alamia-Bandiera) che ha realizzato le famose palazzine al capocantiere. I genitori di Antonio arrivarono dalla provincia di Messina, dove si erano portati qualche giorno prima per villeggiare.


5 AGOSTO 2007


h 1:30 circa


Le attività svolte dai carabinieri, portarono alla segnalazione di una Smart bianca…con targa prova posteggiata in un area custodita all’interno dell’aereoporto di Puntaraisi, regolarmente chiusa ed in ordine.



Mi chiedo:


- Perché, in prima battuta mi fu detto che le telecamere aeroportuali – all’interno di un parcheggio custodito - non funzionavano?!e successivamente questa verità viene rettificata: “…non esistevano telecamere in quell’area…” Quale tecnico, incaricato di progettare l’impianto per la sicurezza aereoportuale, avrebbe lasciato aree lacunose in termini di “controllo” !?


- Perché anche le telecamere poste all’uscita dello svincolo autostradale di Isola delle Femmine non funzionavano?



- perché la richiesta di destinare un elicottero alla perlustrazione dall’alto del territorio intorno al cantiere Calliope è stata disattesa?


- perché le unità cinofile non potevano essere poste in forza, annusando la camicia che Stefano aveva indossato la notte precedente alla scomparsa, per comprendere se effettivamente, raggiunto il parcheggio custodito presso l’aereoporto Falcone Borsellino(ex Puntaraisi!?)se ne fosse allontanato!?


- perché il 23 settembre 2007, Alessandra Zinniti di Repubblica scrisse:


Giallo ad Isola delle Femmine. Un testimone ha visto il sequestro


Incontratola, riferirà che c’era stata una fuga di notizie dalla Procura!!??


- perché nel mese di dicembre 2007 vengo raggiunta da una telefonata che m’informa di un video registrato da una telecamera a circuito chiuso…


Il video – a detta dell’informatore – è chiaro ed esaustivo per “…comprendere la dinamica di quanto accaduto in aeroporto…”


Riferito agli organi competenti, sarò liquidata semplicemente con: ”…non dia credito all’informazione…il soggetto è inaffidabile…”


- perché l’”avvistamento” di Barcellona è stato distribuito dai mass-media prima che effettivamente fossero stati rintracciati mio Figlio Stefano e/o il padre Antonio?




tanto rumore… non avrebbe solo accelerato l’allontanamento di chi – se fuggiva da


qualcosa o da qualcuno – deve solo continuare a sparire per salvarsi?


- perché mio Figlio Marco avrebbe riferito agli amici di sempre…che il giorno di Natale(2008) una telefonata lo avrebbe sconvolto tanto da farlo precipitare in uno stato di angoscia profonda…perché a me non ne fece cenno?



- perché ogni qualvolta mi trovo nel territorio di Isola delle Femmine succede qualcosa?!


Per esempio:


*Partecipo ad una manifestazione inneggiando alla Verità…Qualcuno mi avvicina e mi sussurra: “…signora…ancora i va cercannu?…avi ‘ca su sutta terra!…”


la mia auto è riconoscibilissima…tappezzata dalle foto di mio Figlio Marco, ucciso il 6 gennaio 2009 dal silenzio di chi sa e non parla!…Ebbene…


*Rientrata a Palermo, l’auto mi viene rubata nell’arco di dieci minuti.


La restituiranno dopo quattro giorni…laddove, grazie ad i giornalisti, ho informato i possibili “ladri” della volontà di regalare loro l’auto se mai ne avessero realmente bisogno…Faccio volontariato da tempo immemore ed, insieme ai mie Figli, abbiamo sempre donato ed aiutato il nostro prossimo!




Al momento del recupero dell’auto tutto è apparentemente in ordine!


N.B. L’auto è ancora accantonata per mantenere l’impegno nei confronti di chi l’ha rubata.


*Partecipo ad un convegno per la legalità - sempre ad Isola delle Femmine - colgo l’occasione per presentare alle scolaresche presenti EDEN PROJECT, il progetto pilota autosostenibile al quale lavoriamo da ben 5 anni per restituire dignità all’Uomo ed alla Natura…Ebbene…


• Intorno alle h 16:00, era l’11 dicembre 2009, mi arriva una telefonata dalla Colombia.


L’informatore del momento…pronto e solerte mi riferirà che mio Figlio Stefano è “sequestrato” dal padre Antonio, fuggito da realtà criminali siciliane grazie alla compiacenza di fazioni opposte(con esplicito riferimento a Matteo Messina Denaro che Antonio Maiorana “avrebbe potuto abboccare” a fronte di un momento edificatorio che vedeva la realizzazione di un albergo alla foce del Belice, grazie ad un contributo a fondo perduto pari a venti miliardi delle vecchie lire che la Regione Sicilia avrebbe erogato a favore di …Procreo…una società intestata ad Antonio e Stefano Maiorana – il notaio Li Puma ha i documenti camerali)…che continuerebbero a proteggerli…


Se mai contemplassero un rientro in Sicilia…la loro morte sarebbe sicura!


Va detto che, Antonio Maiorana, si rivolse a tanti nell’ambito regionale…da riferimenti nel messinese…al catanese…al trapanese(tra gli altri, a detta di mio Figlio Marco, anche tale Avv. Di Ganci a tutt’oggi è creditore di piu di Euro 850.000,00)


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Queste e tante altre contraddizioni!



Invito Tutti coloro che leggeranno questo pro-memoria, sintesi di quanto è accaduto i questi tre anni a suggerire una possibile Verità.


Sarà un vero e proprio sondaggio all’interno della Coscienza Collettiva…la stessa che qualche minuto prima dell’attentato alle Torri Gemelle in America…percepì che stava accadendo qualcosa di grave.

Con Amore Rossela Accardo








ACCARDO, ALAMIA, Antonio stefano e marco Maiorana, Calliope, Isola delle Femmine, LO PICCOLO, Pulizzi, Verità



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