Sicilia Anno Uno


giovedì 8 gennaio 2009

Ciao Marco


Se siete vivi tornate al cospetto di Marco l’agnello sacrificale di questa tragica vicenda, questo l’appello lanciato da Rossela Accardo all’ex marito Antonio e al figlio Stefano, ha poi aggiunto che tra le due alternative del lasciarsi morire o continuare a lottare affinché si disveli tutta la verità di questa tragedia ho scelta la seconda. Continuo a lottare.







Sono ancora scosso dalla giornata di ieri al funerale di Marco Maiorana.
Tantissimi erano i giovani presenti alla funzione funebre.
Compagni di studio amici di infanzia e tanti tanti GIOVANI.
La sua bara era di colore bianco, il colore dell’innocenza il colore su cui tutto si può scrivere, descrivere raccontare dipingere……..
La sua mamma e Amica Rossella ebbe a dire che il bianco era quello del quaderno su cui scrivere la storia di ognuno di noi.
Una storia che purtroppo ci è stata derubata in questa terra di Sicilia.
La storia della NOSTRA vita.
Marco, come è stato detto nell’omelia il reverendo Caputo, era fragile.
Marco, non ha avuto il tempo di scrivere la sua storia, forse i suoi segreti erano montagne che si addossavano pesantemente sulle sue giovani spalle, ma soprattutto sulla Sua giovane anima.
Lui, Marco, “prepotentemente” in quel lancio nel vuoto ha voluto lanciare un “urlo” per liberare la propria angoscia che opprimeva e terrorizzava la sua anima.

Ciao Marco

Pino Ciampolillo

http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.com/2009/01/svolti-palermo-i-funerali-di-marco_3764.html

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